La natura può essere un luogo che dà davvero serenità. L’ambiente, l’aria fresca sono per tutti utili per la propria salute. Ma può accadere che diventino anche strumento per una buona terapia per pazienti ammalati e le loro famiglie. Ed è ciò che sta avvenendo in Sicilia. Qui è nato un progetto che potremmo definire di “montagna terapia” per i pazienti oncologici. Un esempio di concreto di come si possa offrire sollievo alle persone che hanno maggiori difficoltà. L’intesa nasce da un’idea messa insieme dal Cai, il Club alpino italiano e la città di Erice, uno dei luoghi più affascinanti della Sicilia occidentale, in provincia di Trapani.
Le passeggiate
Gli itinerari promossi intorno al territorio di Erice, sono promossi dal Cai in collaborazione con le associazioni di pazienti oncologici contro lo stress fisico e mentale. Il club è attivo nelle zone di Erice e Agro ericino. Vengono organizzati degli itinerari, passeggiate in montagna, per i malati oncologici contro lo stress fisico e mentale che purtroppo scaturisce dalla malattia e dalle terapie. Un aiuto per chi soffre ma anche per le famiglie, che in questi casi hanno anche bisogno di un adeguato sostegno. In Sicilia è il primo progetto sperimentale avviato di montagna terapia. Il Cai lo sta organizzando in convenzione con l’Asp, l’Azienda sanitaria provinciale, e l’Art, l’Associazione registro tumori di Trapani. Inoltre è avviata una collaborazione operativa con il Comune di Erice e l’ex Demanio Forestale per poter effettuare al meglio i percorsi naturalistici.
Come avvengono i percorsi della montagna terapia per pazienti oncologici
“Si tratta di un progetto strutturato con una collaborazione medico-scientifica dell’Asp – ha chiarito al Corriere Vincenzo Fazio, presidente della Sezione di Erice del Club alpino italiano-. Noi del Cai ci occupiamo di formare le guide e di progettare gli itinerari, adatti al target dei pazienti e con momenti di terapia di gruppo svolti in ambito naturale“. Ad occuparsi dell’accompagnamento e dell’assistenza ai pazienti sono le guide ambientali del Cai e gli operatori sanitari. Dopo un primo avvio lo scorso autunno, adesso con l’arrivo della primavera gli itinerari ricominciano.
“Un’esperienza che dà il senso della cordata e della solidarietà verso gli altri – ha detto il presidente regionale del Cai Francesco Lo Cascio”. “Si dice – ha spiegato Fazio – che chi ce la fa in montagna ce la può fare nella vita. Vogliamo fare rete con le altre sezioni del Cai per migliorare il progetto, attingendo alle buone pratiche messe in atto fin qui”.
Da Erice ad altre località
Non solo però le montagne intorno ad Erice. Infatti il progetto punta ad ingrandirsi. L’idea è di realizzare una decina di nuovi itinerari, tra le zone del Trapanese. Puntando però non solo alla montagna ma anche alle aree boschive per sperimentare la “foresta terapia”. Per gustare a pieni polmoni l’aria pulita della montagna, ma anche rilassarsi esercitando yoga e Qi gong medico. Ma attenti a definirla una semplice passeggiata nel bosco. Perché occorre seguire dei protocolli ben precisi, per questo sono presenti medici e assistenti. Il percorso è infatti terapeutico e riabilitativo e viene pensato e calibrato sulle caratteristiche dei pazienti. In questo modo, quindi, le risorse della natura sono a servizio del benessere delle persone fragili.
E speriamo possa diventare un appuntamento stabile. Non solo nelle zone della Sicilia occidentale ma anche in altre splendide aree collinari dell’isola.